SONDA VAGINALE CLASSICA.
SONDA VAGINALE CLASSICA.
La sonda vaginale CLASSICA. mono-paziente è caratterizzata da 2 elettrodi circolari ad U, forma cilindrica.
E’ indicata per il trattamento dell’INCONTINENZA mediante elettrostimolazione o biofeedback EMG.
Realizzata completamente in materiale plastico bio-compatibile, con 2 elettrodi metallizzati in oro, è leggera e confortevole.
Può essere utilizzata sia dal professionista che si occupa di rieducazione dell’incontinenza, sia dalla paziente per la terapia domiciliare.
I due elettrodi circolari, distale (o superiore) più grande e prossimale (o inferiore) più piccolo, distanziati di 13 mm, comportano una stimolazione indifferenziata di tutti i muscoli perineali.
Il profilo degli elettrodi è interrotto nella parte superiore allo scopo di evitare la stimolazione in corrispondenza del lato superiore della sonda.
In alternativa alla elettrostimolazione, la sonda può essere utilizzata per il biofeedback intra-cavitario, rilevando il segnale EMG (Elettro-Mio-Grafico) globale del pavimento pelvico.
La rilevazione elettromiografica di superficie richiede normalmente anche un elettrodo di riferimento, è necessario pertanto applicare un elettrodo adesivo sulla superficie cutanea esterna, preferibilmente in corrispondenza di una prominenza ossea (es.: cresta iliaca).
Ø 25 mm -lunghezza 110 mm – superfici elettrodi 7,85-5,23 cm² – peso 37 gr – 2 connettori femmina 2 mm
5 stars, based on 95 reviews
€ 21.31 escluso iva e spese di spedizione
Perché la riabilitazione del pavimento pelvico…
La riabilitazione del pavimento pelvico è il settore della fisioterapia dedicato alla prevenzione e alla cura delle disfunzioni urologiche, proctologiche e ginecologiche conseguenti ad eventi patologici congeniti o acquisiti.
Le più importanti disfunzioni sono incontinenza urinaria, incontinenza fecale, prolasso, stitichezza, dolore pelvico o difficoltà sessuali.
Gli obiettivi della riabilitazione del pavimento pelvico sono:
- il recupero dell’attività muscolare e della forza dei muscoli del pavimento pelvico
- il recupero delle funzioni alla base della continenza volontaria
- il ripristino delle corrette sinergie e del comando
- la prevenzione delle recidive.
In primo luogo il paziente deve sottoporsi ad esami quali l’uro dinamica e la manometria ano-rettale per valutare l’attività del pavimento pelvico e quella addominale, successivamente effettua delle sedute di fisiokinesiterapia, di elettroterapia o di biofeedback, separate o integrate.
In relazione al tipo di terapia necessaria è possibile anche effettuare la riabilitazione a casa con apparecchi di stimolazione domiciliari.
L’incontinenza è una condizione che incide in maniera estremamente negativa sul benessere fisico, psichico e, soprattutto, sociale.
Viene chiamata “malattia silenziosa” perché molte persone non ne parlano, per vergogna o imbarazzo, credendo forse di essere le uniche nella loro condizione.
Le cause, così come i sintomi, sono di diverso tipo, spesso transitorie e facilmente curabili e non hanno a che fare solo con l’avanzare degli anni, difatti sono sempre di più le persone giovani colpite.
Si tratta soprattutto di infezioni vaginali o del tratto urinario, di gravidanza e parto e di menopausa.
Allo stesso modo il prolasso dell’utero, l’obesità e la debolezza dei muscoli che mantengono in sede la vescica o lo sfintere uretrale possono esserne causa, così come la stitichezza, le malattie renali ed il diabete.
Per gli uomini l’incontinenza può insorgere a causa dell’ ingrossamento della prostata (iperplasia benigna) o della prostatite (infiammazione della ghiandola prostatica).
Infine anche le malattie del sistema nervoso, i disturbi neurologici (sclerosi multipla, morbo di Parkinson, lesioni del midollo spinale e ictus), difetti congeniti, farmaci ed alcune procedure chirurgiche (danni ai nervi o ai muscoli) possono determinare questa condizione.